[104] ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1857-1861, b. 406, fasc. VII, 5/9, Rapporto del direttore di polizia Franceschini al presidente di luogotenenza Georg von Toggemburg, 1857 luglio 17, è il caso ad esempio di Francesco Zanchetta, uno degli organizzatori del corpo franco dei Crociati, proposto assessore nel 1857, e sottoposto per cinque anni a sorveglianza per il suo comportamento in quei giorni ritenuto ‘esagitato’.  

[105] ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1850 – 1851, b. 28, fasc. I, 19/2, Rapporto della Direzione centrale d’ordine pubblico al presidente di luogotenenza Georg von Toggemburg, 1850 marzo 22, era opinione dell’organo di polizia che si trattasse di uno dei tanti benpensanti che, per quieto vivere o per paura di esporsi a gravi pericoli, fosse stato trascinato dal partito rivoluzionario; a creare questa idea nelle autorità aveva contribuito anche l’intervenuto in prima persona di Zacaria Bricito, vescovo di Udine, ma nato a Bassano ed ex arciprete, dal quale Caffo si era premurato di andare a chiedere protezione appena arrivato da Venezia, pensando probabilmente ad un arresto più imminente di quanto in realtà sarebbe stato.  

[106] BCB, ET, IV.25.1203, Bombardini a ignoto, 1849 gennaio 24.  

[107]  Lugo Ambrogio (Bassano, 1818-Firenze, 1905) figlio di Orazio e Caterina Menegatti, nobile, possidente; consigliere comunale, membro della Congregazione municipale (1846-1859); deputato provinciale (1860-1863) e centrale (1864-1866).  

[108] Il giovane assessore ebbe modo di ricostruire le vicende occorsegli in quei giorni, v. A. LUGO, L’ostaggio, Bassano, Pozzato, 1866.  

[109] I legami diretti tra la città e il nuovo monarca asburgico ripresero praticamente subito: tra il maggio e il luglio del 1850, l’ex arciprete bassanese Zacaria Bricito, al momento vescovo di Udine, chiamato a Vienna per discutere e per emendare lo schema di costituzione del regno Lombardo-Veneto, si fece ambasciatore per l’Amministrazione municipale presso gli uffici aulici in un non meglio precisato progetto, forse nella richiesta della concessione della mitra all’arciprete cittadino, v. G. J. FERRAZZI, Istruzioni pastorali, indulti ed altri atti dell’episcopato, tre orazioni, epistolario inedito di mons. Zaccaria Bricito bassanese, già arcivescovo di Udine, Bassano, Baseggio, 1852, pp. 327-329.  

[110] ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1857-1861, b. 123, fasc. VII, 5/9, La Direzione di polizia al presidente di luogotenenza Georg von Toggemburg, 1854 aprile 15.  

[111]  ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1852-1856, b. 105, fasc. I, 2/128, Il delegato provinciale di Vicenza Antonio Piombazzi al presidente di luogotenenza Georg von Toggemburg, 1853 novembre 22.  

[112]  ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1852-1856, b. 105, fasc. I, 2/162, Il delegato provinciale di Vicenza Antonio Piombazzi al presidente di luogotenenza Georg von Toggemburg, 1854 marzo 26, rivoluzionaria in quanto l’anonimo autore dell’iscrizione auspicava che il 1854 fosse l’ultimo anno di governo straniero in Italia.  

[113]  ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1852-1856, b. 106, fasc. I, 3/220, Il delegato provinciale di Vicenza Antonio Piombazzi al presidente di luogotenenza Georg von Toggemburg, 1856 maggio 4; purtroppo non abbiamo i testi di quelle scritte, possiamo averne però un’idea da quelli dello stesso tenore “antipolitico” ritrovati nello stesso periodo sui muri della strada che conduce al Monte Berico, a Vicenza: «Morte ai Tedeschi W l’Italia liberata da Mazzini», «Morte in malora i tedeschi e viva l’Italia», «Presto siamo italiani», cfr. ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1852-1856, fasc. I 3/200.  

[114]  ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1857-1861, b. 367, fasc. IV, 9/1, Il delegato provinciale di Vicenza Benedetto Barbaro al presidente di luogotenenza Georg von Toggemburg, 1858 dicembre 20.  

[115]  Cfr. C. TIVARONI, I moti nel Veneto nel 1864, «Antologia Italiana», Genova, Sambolino, 1887, p. 6, così l’autore, da autorevole rappresentante del Partito d’azione, definisce sprezzantemente le iniziative di dissenso organizzate dal Comitato nazionale.  

[116]  ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1857-1861, b. 366, fasc. IV, 9/1, Il delegato provinciale di Vicenza Benedetto Barbaro al presidente di luogotenenza Georg von Toggemburg, 1858 marzo 20.  

[117]  ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1862-1866, b. 521, fasc. I, 8/881, Il presidente di luogotenenza Cajetan Alexander Bissingen Nippemburg a Luigi Caffo, 1865 ottobre 31, fu concesso all’omonimo nipote del presidente del Comitato provvisorio, figlio di Nicolò, di tornare temporaneamente a casa dal luogo dove era emigrato illegalmente; lo stesso successe tra il 1864 e il 1865 a Valentino Bonvicini fu Giovanni Battista, ufficiale dell’esercito sardo, e ad Aureliano Argentini, che aveva prestato servizio in corpi franchi e che aveva un fratello emigrato anche lui illegalmente in Piemonte, cfr. ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1862-1866 b. 519, fasc. I 8/519 e 542; tra gli emigrati del 1859 vi fu anche il medico chirurgo Giuseppe Bordignon che andò a risiedere nel bresciano, alla frontiera con il Trentino, e che ebbe rapporti col Bezzi e con altri elementi del partito d’azione; grazie alla sua attività lo troviamo dopo l’Unità tra gli otto appartenenti alla “emigrazione eletta”, beneficati dal Governo piemontese per interessamento di Agostino De Pretis.  

[118] ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1862-1866, b. 524, fasc. IV, 9/1. Il commissario di polizia di Vicenza al direttore di polizia Carl Franck, 1866 luglio 4, tre arrestati della provincia vicentina dichiararono «di essersi rifugiati nelle montagne per sottrarsi agli obblighi circoscrizionali in seguito all’eccitamento di persona a loro sconosciuta, che i loro compagni erano pure refrattari, che tutti stavano sotto la dirigenza di un uomo vecchio che parlava nel dialetto mantovano e che nella mattina di oggi dovevano portarsi nelle alte montagne in direzione ignota».  

[119] Il delegato provinciale di Vicenza Giovanni Battista Ceschi al presidente di luogotenenza Georg von Toggemburg, 1860 agosto 18, cit. in G. MANTESE, Memorie storiche della chiesa vicentina dal 1700 al 1866, Vicenza, Accademia Olimpica, 1993, p. 359; Giampietro Berti ipotizza che per organizzare l’emigrazione illegale si fosse costituito a Bassano un comitato segreto, v. BERTI, Storia cit., p. 18.  

[120]  GOTTSMANN, Il Veneto cit., p. 145, facendo proprie le parole del delegato Ceschi, l’autore sostiene che gran parte dei giovani emigrava per motivi economici, per trovare lavoro in Italia: nella leva del ’63, a Vicenza, mancavano 111 ragazzi, solo 4 dei quali provenienti da famiglie possidenti.  

[121] ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1862-1866, b. 588, fasc. 10 3/2 e 3/4, il Tribunale provinciale di Venezia, sezione civile, dichiarò i nobili di Bassano Giacomo Vittorelli (sentenza 29 agosto 1861 n. 17231) e Giovanni Battista Compostella (sentenza 5 settembre 1861 n. 17821) emigrati senza autorizzazione e di conseguenza decaduti dalla nobiltà assegnata e privati della titolarità sui beni loro allibrati nello stato Lombardo-Veneto.  

[122] ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1852-1856, b. 213, fasc. III, 6/5, Il delegato provinciale di Vicenza Antonio Piombazzi al presidente di luogotenenza Georg von Toggemburg, 1852 settembre 7.  

[123]
 ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1852-1856, b. 213, fasc. III, 6/3, Il delegato provinciale di Vicenza Antonio Piombazzi al presidente di luogotenenza Georg von Toggemburg, 1852 settembre 30.  

[124] ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1852-1856, b. 213, fasc. III, 6/3.  

[125] Manuale per il Regno Lombardo-Veneto…, Milano, Regia Stamperia, 1855 e 1859.  

[126]  ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1857-1861, b. 367, fasc. IV, 9/1, Il delegato provinciale di Vicenza Giovanni Battista Ceschi al presidente di luogotenenza Georg von Toggemburg, 1861 luglio 2, una spia dell’influenza in senso patriottico e nazionale esercitata da questi insegnanti sui loro allievi, può essere vista nella partecipazione di un gruppo di studenti ginnasiali al tentativo di commemorazione della battaglia del 10 giugno 1848 a Vicenza, svoltosi a Bassano il 2 giugno 1861.  

[127] Non sorprenda tale concentrazione di preti perché il sistema d’istruzione a tutti i livelli era in periodo asburgico largamente sotto il controllo ecclesiastico, come d’altra parte l’organizzazione ecclesiale era a sua volta sorvegliata dal governo, a cominciare dalle nomine dei vescovi, in una compenetrazione tra sacro e profano, tra civile e laico, che continuò a persistere anche dopo il concordato tra Impero e Chiesa stipulato nel 1855, nonostante l’insorgenza di screzi e momenti di frizione.  

[128] BERTI, Storia cit., p. 19.  

[129] G. ROBERTI, Lunario civile italiano, Padova, Prosperini, 1862.  

[130]  ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1862-1866, b. 523, fasc. III, 7/46, Giovanni Pavan, ex rettore della chiesa della Misericordia, all’ispettorato scolastico diocesano, 1863 ottobre 19.

[131]  Il vescovo Farina sarebbe arrivato nel 1863 ad indire un sinodo diocesano per obbligare i preti ribelli ad indossare l’abito talare e il cappello a tricorno invece della “cana”, un tipo di cilindro, e della “velada”, com’erano soliti fare per distinguersi dagli intransigenti; la guerra delle “cane”, così venne chiamata, scoppiò nel 1867, quando il vescovo inflisse sanzioni ai molti che avevano ignorato le sue disposizioni, v. S. LANARO, Società e ideologie nel veneto rurale (1866-1898), Roma, Edizioni di storia e letteratura, 1976, p. 78, n. 100; lo stesso delegato provinciale osservava in quel periodo che «a Bassano più che altrove, vi hanno sacerdoti i quali, inclinevoli al partito sovversivo, si fanno rimarcare per le storte loro opinioni in materia di religione e del potere temporale del papa e già verso essi mons. vescovo ha preso delle disposizioni», cfr. ASV, Presidenza di luogotenenza, 1862-1866 , b. 521, fasc. I, 9/1.  

[132]  Era infatti cugino di Giuseppe Roberti perché il padre Domenico era fratello di Paola, madre di Giuseppe; era anche nipote di Giuseppe Barbieri, altro religioso bassanese illustre, predicatore ricercato per qualità oratorie, insegnante universitario e scrittore multiforme.  

[133]
  ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1857-1861, b. 367, fasc. IV, 9/1, Il delegato provinciale di Vicenza Giovanni Battista Ceschi al presidente di luogotenenza Georg von Toggemburg, 1864 agosto 21, secondo il delegato l’autore del gesto sarebbe stato il nobile Domenico Maello di Cecilio Antonio, fratello di Giulio, morto a Fastro nel maggio del 1848.  

[134] ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1862-1866, b. 561, fasc. III, 3/59, Il direttore di polizia Carl Frank al presidente di luogotenenza Georg von Toggemburg, 1865 dicembre 14.  

[135]  Roberti Tiberio Maria (Bassano, 1821-1910), figlio Giovanni Battista Francesco e Gaetana Maria Baseggio, nobile, possidente; membro della Congregazione municipale (1862-1866); per la sua attività a favore della Società di Mutuo Soccorso v. anche T. ROBERTI, Relazione dal 1 luglio 1861 a tutto ottobre 1862 della Società di Mutuo Soccorso degli artigiani di Bassano letta il 22 nov. 1862, Bassano, Baseggio, [1862]; per la sua adesione al cattolicesimo moderato, v. BERTI, Storia cit., pp. 59 e segg.  

[136] ASV, Presidenza di Luogotenenza, 1862-1866, b. 523, fasc. III, 7/51, Il commissario distrettuale Michele Morelli al delegato provinciale di Vicenza Giovanni Battista Ceschi, 1863 novembre 3.  

[137] BCB, Epistolario in corso, XV.75, Giuseppe Roberti a Giuseppe Roberti, 1866 agosto 13, cit. in G. A. CISOTTO, Dall’età napoleonica all’annessione all’Italia in Storia di Vicenza, a cura di F. Barbieri e G. De Rosa, IV, Vicenza, N. Pozza, 1991, p. 15, n. 124, evidentemente l’antico organizzatore dei crociati bassanesi aveva serbato nell’intimo il suo ardente cuore di antiaustriaco.  

[138] L. BRIGUGLIO, Correnti politiche dopo Villafranca, Roma, Edizioni di Storia e letteratura, 1965, p. 214, ebbero un posto di rilievo tra i contestatori anche i redattori del giornale bassanese «Il Brenta» i quali si domandavano polemicamente come mai il voto pronunciato dai veneti nel ’48, ritenuto valido per ben 18 anni, lo si ponesse in dubbio e se ne chiedesse la ripetizione. 

Questo sito usa cookies per il proprio funzionamento (leggi qui...)