Negli ultimi decenni, specialmente a partire dal 1980[1], la storia urbanistica e territoriale di Bassano è stata ripresa da una serie di analisi[2], con nuove ipotesi sui riferimenti a vasto raggio dell’impianto urbano e sulla tipologia degli isolati[3]. L’antica viabilità medioevale di terra e i percorsi di fiume sono stati meglio indagati a scala comprensoriale e regionale[4]. Interessanti dati sono emersi da qualche scavo o dalle stratigrafie degli alzati delle strutture militari bassanesi[5]. Alcune emergenze architettoniche e gli interni urbani sono stati più accuratamente o per la prima volta descritti. La topografia e la toponomastica storica hanno potuto avvalersi dell’edizione di cospicue fonti locali del XIII-XIV secolo e della pubblicazione o registrazione di materiali iconografici di ogni genere[6]. Numerose ricerche hanno riguardato il complesso fortificato di Bassano che, unico tra quelli del vicino Pedemonte, si compone di due cinte nel castello e di due nel borgo che nella loro evoluzione hanno orientato il farsi della forma urbana, imponendone il limite[7]. La lettura che si propone non può sviluppare l’adeguata analisi di ciascun argomento, ma avvalendosi anche di documenti quasi sconosciuti o scarsamente utilizzati cerca di illustrare il pregnante «intreccio di luoghi» (alcuni evidenti, altri semplicemente residuali o affioranti da scavi e restauri, altri del tutto scomparsi e sopravvissuti solo nella memoria) che insiste sullo spazio bassanese. L’attenzione è rivolta in particolare alla genesi del centro storico e alla fissazione del suo impianto (fig.1).
1. Schema dello sviluppo urbano ( secoli XI-XIV). Ipotesi ricostruttiva dell'impianto urbano, fatti salvi i notevoli limiti documentari. |
La fase più significativa, nella quale prese forma, si svolse nel lungo periodo fra i secoli X e XIV (pochissimo documentabili i due primi); ma qualche rideterminazione degli spazi o il cessare di funzione di alcuni sono verificabili anche fra la metà del XV e l’avvio del XIX secolo. il riconoscimento di edifici e ambiti, pur testimoniati, non è sempre sicuro e l’interpretazione storica dell’insieme urbano risente dunque un po’ sempre, come vedremo, di tale limite. Restano fuori campo perché entrarono a far parte del comune di Bassano solo dopo il 1810 le rilevanti zone in destra di Brenta di Angarano e Campese, di antico insediamento e fornita la prima di un robusto castello e marcata la seconda dal famoso monastero benedettino alla cui fondazione (1124) concorsero gli Ezzelini.