Gian Maria Varanini

Maria Albina Federico

Giampietro Berti

Giuliana Ericani

Renata Del Sal

Donata M. Grandesso

Maria Luigia De Gregorio Giovanni Marcadella

Giambattista Vinco da Sesso

Giambattista Vinco da Sesso

Alessandra Magro

Carlo Presotto

Franco Scarmoncin e Lucia Verenini

Renzo Stevan e Eugenio Rigoni

Nel 1892 nasce il Veloce Club Bassano che comprende circa 60 soci, saliti ad un centinaio nell’età giolittiana. Il gruppo promotore è costituito da esponenti della classe dirigente bassanese, tra cui Germano Polo, Guglielmo Stecchini, Giulio Dolfin Boldù. Fino agli inizi della guerra non si può parlare di una vera attività agonistica, bensì amatoriale, che coinvolge gli aderenti in gite, convegni e gare, che si svolgono soprattutto in ambito provinciale e regionale. Nel primo dopoguerra, con l’inaugurazione del campo sportivo Rino Mercante - 2 giugno 1922 -, il sodalizio si rinnova sotto la presidenza di Enrico Spessa. Tra gli atleti più in vista vi sono Galliano Lozzera e Alfredo Dinale, i quali partecipano a molte competizioni, ottenendo vittorie e piazzamenti significativi: nel 1924 Dinale vince a Parigi l’Olimpiade nel quartetto inseguitori su pista[6]. Negli anni seguenti il Veloce Club Bassano organizza - oltre a corse su strada - vari incontri su pista, che vedono la partecipazione di grandi campioni nazionali come Gaetano Belloni, Ottavio Bottecchia e Costante Girardengo. Nel 1932 nasce la Bassano-Monte Grappa, la classica corsa organizzata dal Club bassanese, competizione che registrerà due anni più tardi la vittoria di Gino Bartali (fig.2).

2grandecampioneGinoBartali

2. Il grande campione Gino Bartali ritornerà come cronista sul Monte Grappa per la tappa del Giro d’Italia nel 50° Anniversario della Vittoria (1968). Qui è ripreso nella trasmissione televisiva “Processo alla tappa” con i giornalisti Sergio Zavoli e Gianni Brera.

Nello stesso 1934 il sodalizio conta oltre 150 corridori tesserati e 270 soci ordinari, con una partecipazione a 163 gare, di cui 66 vinte. Emerge nella seconda metà degli anni Trenta la figura di Giovanni Brotto (fig.3),

3GiovanniMariaBrottoPastega

3. Ritratto di Giovanni Maria Brotto Pastega, disegno. Bassano del Grappa, collezione privata.Emerge nella seconda metà degli anni Trenta la figura di Giovanni Brotto, che si impone come il corridore piu forte e completo del momento: nel 1940 disputerà anche la Milano-Sanremo e parteciperà al Giro d’Italia.

che si impone come il corridore più forte e completo del momento: nel 1940 disputerà anche la Milano-Sanremo e parteciperà al Giro d’Italia[7]. Subito dopo la Liberazione, il Club è ricostituito sotto la presidenza di Nino Fontana, suo vero e instancabile animatore. In questo periodo il sodalizio ottiene alcuni riconoscimenti significativi, con vittorie e partecipazioni a molte gare. Il numero dei corridori affiliati si aggira intorno al centinaio e la partecipazione popolare all’attività ciclistica è assai estesa: è rimasta famosa, ad esempio, l’accoglienza dei bassanesi riservata ai corridori del Giro d’Italia nell’arrivo della tappa Auronzo-Bassano vinta da Fausto Coppi (giugno 1946). Una svolta importante della vita del Club è rappresentata dalla collaborazione con la fabbrica cittadina di biciclette Wilier Triestina, che nel 1946 darà vita ad una squadra ciclistica professionista, rimasta nell’agone agonistico nazionale fino al 1952. La Wilier, guidata da Giordano Cottur, già vincitore per due volte della Bassano-Monte Grappa, parteciperà ai Giri d’Italia e sarà capitanata dal grande campione Fiorenzo Magni. Nei primi anni Cinquanta, sempre sotto lo stimolo e la guida di Fontana, la squadra del Veloce Club vince il trofeo Bertolino (Campionato italiano a squadre). In questo periodo, tra gli atleti emergenti si impongono Giuseppe Beghetto e Isaia Vidale, quest’ultimo vincitore per quattro anni consecutivi - 1952, 1953, 1954 e 1955 - della Bassano-Monte Grappa; Vidale conseguirà anche altre significative affermazioni in ambito regionale. Nel decennio seguente il sodalizio bassanese vede alla presidenza l’avvicendamento fra Giuseppe Tessarolo e Antonio Tellatin, mentre la direzione sportiva è affidata a Luigi Zanatta (Nino Fontana, Antonio Tellatin e Luigi Zanatta sono stati i veri pilastri della società). Un periodo, questo, che vede le importanti affermazioni di Cipriano Chemello e Gianni Sartori, che sono primatisti mondiali, uno nell'“inseguimento a squadre” a Francoforte e Montevideo (1966-1968), e l'altro nel “kilometro da fermo” a Brno nel 1969[8](fig.4).

4CiprianoChemello

4. Cipriano Chemello si complimenta con Gianni Sartori dopo la conquista della maglia iridata a Brno nel 1969. Gli anni ’60 vedono le importanti affermazioni di Cipriano Chemello e Gianni Sartori, che sono primatisti mondiali, uno nell'“inseguimento a squadre” e l'altro, nel 1969, nel “kilometro da fermo”.

Negli anni Settanta, dopo un accordo fra il presidente della Federazione Ciclistica Italiana, comm. Adriano Rodoni, e l’Amministrazione Comunale di Bassano, viene demolita la vecchia pista ciclistica in asfalto e viene costruito ad opera dell’impresa Tessarolo Giuseppe (tra l’altro presidente del Veloce Club Bassano) un nuovo anello di cemento su progetto dell’ing. Sarolli di Varese, uguale a quelli in funzione a Città del Messico e Teheran. In questo impianto, che consentirà di battere numerosi primati mondiali, il Veloce Club Bassano si impegnerà soprattutto in attività agonistiche su pista. Avvenimento di rilievo di questo periodo sono i Campionati Mondiali Militari su strada, pista e ciclocross a cronometro e a squadre. Nel 1977 si svolge per la prima volta a Bassano la sei giorni ciclistica in notturna; otto anni più tardi avranno luogo i campionati mondiali su pista con la partecipazione di atleti provenienti da 50 nazioni e l’anno seguente la Settimana dei record e la Sei giorni internazionale su pista[9]. In conclusione, si può dire che il Veloce Club Bassano abbia ben onorato la storia sportiva della città[10]. Accanto a questo glorioso sodalizio, sorge negli anni ’50 nella nostra città una seconda associazione sportiva, l’Unione Sportiva Angarano che ben presto si imporrà all’attenzione del mondo ciclistico dando vita alla gara internazionale “Trofeo Alcide de Gasperi” che, nel nome dell’illustre statista trentino, gestirà in stretta collaborazione con la Società Aurora di Trento. Sarà una grande sfida che il comm. Bruno Calmonte e Luigi Baccini, per l’US Angarano, e il sen. Luigi Dalvit di Trento, per l’Aurora, inizieranno con grande passione e professionalità, consentendo alla gara di affermarsi e continuare la sua presenza anche nei nostri anni.    

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