Gian Maria Varanini

Maria Albina Federico

Giampietro Berti

Giuliana Ericani

Renata Del Sal

Donata M. Grandesso

Maria Luigia De Gregorio Giovanni Marcadella

Giambattista Vinco da Sesso

Giambattista Vinco da Sesso

Alessandra Magro

Carlo Presotto

Franco Scarmoncin e Lucia Verenini

Renzo Stevan e Eugenio Rigoni

Cittadino illustre di Bassano, a cavallo tra ‘700 e ‘800, è Giambattista Brocchi (1772-1826); i suoi interessi scientifico-geologici lo portano ad esplorare, con risultati scientifici di assoluto rilievo, il territorio di molte aree italiane e straniere; altresì di dimensione “italiana” sono le sue frequentazioni in ambito letterario (vedi la collaborazione alla «Biblioteca italiana») ma la storia della sua città, anche nella sua dimensione “naturalistica”, non lo attrae e non ne riceve alcun apporto[45]. Un contributo significativo alla storia di Bassano viene invece, nello stesso periodo di tempo che va dalla fine della Repubblica di Venezia alla Restaurazione, da Bartolomeo Gamba (1766-1841), cui ben si attaglia il titolo di un convegno di studi a lui riservato nel 2004 Una vita tra i libri[46]. Nella sua multiforme attività di erudito, letterato, promotore di cultura (con un’espressione così calata nei nostri tempi massmediatici) Gamba, che fu censore tipografo-editore storico-erudito della letteratura, bibliografo, dedica qualche tassello del suo mosaico di pubblicazioni alla storia di Bassano propriamente detta. Sulla scia tracciata dal Verci nel 1807 pubblica un Catalogo degli artisti bassanesi e poi De’ bassanesi illustri, un piccolo dizionario biografico dei letterati, poeti, storici bassanesi con una sorta di abbozzo di storia letteraria della città dalle origini al ‘700[47]; un ricordo meritano anche l’elogio funebre di Giuseppe Remondini e la sua autobiografia, stesa nel 1829 ma edita dopo la morte[48]. Poeta, solo poeta, alieno da impegni nella vita civile e politica e così pure da interessi eruditi e storici, Jacopo Vittorelli (1749-1835) merita un ricordo in questa sede perché è comunque una delle figure di maggior rilievo nel panorama culturale bassanese tra ‘700 e ‘800[49]. Importanti contributi alla storia di Bassano apporta Giuseppe Jacopo Ferrazzi (1813-87), un letterato-educatore cui Giordana Merlo ha dedicato un bel profilo qualche anno fa[50] e che è altrimenti ricordato, con largo spazio, in altre parti di questa Storia di Bassano. Scrive sulla reliquia di san Bassiano, sui conti Roberti e altri autori bassanesi, ricostruisce per primo la storia degli istituti di beneficenza della città e soprattutto cura e in parte compila un’ampia antologia di scritti storici Di Bassano e dei bassanesi illustri, ispirata a un fervido eppur sobrio spirito di amor patrio locale: vi sono trattati, in modo molto sintetico e talvolta sommario, la storia civile e politica, quella ecclesiastica, sociale (ottima la parte, da lui stesso stesa, sugli istituti di beneficenza, poi pubblicata a parte), letteraria, artistica e infine, in conclusione, l’agronomia e l’”industria” bassanese, non nel significato ormai invalso nell’800 (la precisazione è sua) ma di «operosità» ovvero laboriosità «molteplice attività de’ nostri solerti contadini»[51]. Di scarso rilievo un’antologia compilativa di bassanesi illustri pubblicata nel 1853[52].  

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